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Comunicato Nazionale ''Perchè votare i candidati della FGU GILDA UNAMS ?..''

PERCHÉ VOTARE I CANDIDATI DELLA FGU –GILDA UNAMS ?...

A giorni si voterà per eleggere le nuove RSU, mai momento fu più favorevole per cambiare radicalmente anche la rappresentanza sindacale, così com’è stato in ambito politico nelle ultime elezioni.. anche se successe più o meno la stessa cosa nel 94 ma, all’epoca, “stranamente” il mondo sindacale rimase tale e quale con una maggioranza  a trazione della triplice.

In questi ultimi 25 anni il mondo è cambiato, quello della rappresentanza sindacale no, nonostante i tanti scandali sui super stipendi dei dirigenti sindacali della triplice e persino di qualche “autonomo”, nonostante il  loro pieno  coinvolgimento nella vita politica partitica del nostro paese, loro hanno continuato a galleggiare, e pure bene, mentre i pochi diritti residuali dei lavoratori sono andati a fondo assieme al blocco dei contratti e dei salari.

Anzi, a fronte di quasi 10 anni di blocco contrattuale, in fretta e furia, per venire incontro a esigenze politiche del governo uscente, hanno voluto firmare una pre-intesa contrattuale infima sia nella parte normativa, che neppure sfiora nessuno dei punti indicati nell’atto di indirizzo, sia nella parte economica contrattata eclusivamente da loro (CGIL-CISL-UIL e Conf.Sal) nel novembre del 2016 ove si sono previsti “aumenti” da fame.

Noi della FGU -  Gilda Unams non abbiamo firmato la pre-intesa ed abbiamo presentato un ricorso alla Corte di Giustizia europea contro la norma (voluta da loro)  che esclude dalla contrattazione di secondo livello chi non sottoscrive il CCNL, un contratto che ha tante storture, lacune, errori ed omissioni, oltre quella già evidenziata della totale mancanza dei punti indicati nell’atto di indirizzo concordati con il MIUR e della insoddisfacente parte economica.

Riteniamo che ci siano più che giustificati motivi per dare un segnale forte in queste elezioni a chi, distratto dalle chimere e dagli interessi della politica partitica, ha dimenticato di tutelare realmente i diritti e la dignità, anche economica, dei lavoratori e delle lavoratrici, in generale nel Pubblico Impiego ed in particolare nel nostro Comparto.

Potete dare questo segnale dando il vostro voto a chi non si è mai piegato ai diktat della politica né ha utilizzato il sindacato come trampolino di lancio per raggiungere posizioni di potere in ambito politico, senza che ciò portasse profitto alcuno alla classe lavoratrice.

Se volete che veramente le cose cambino anche nel mondo del lavoro, avete oggi lo strumento del VOTO, quali altri buoni motivi, chiedete per votare i candidati della FGU – Federazione Gilda Unams ???....

Roma 11.04.2018

Il Coordinatore Generale Nazionale

Arturo Maullu

 

CONTRATTO, GILDA: RICORSO EUROPEO PER VIOLAZIONE LIBERTÀ SINDACALE

Un reclamo al Comitato dei diritti sociali del Consiglio d’Europa contro le violazioni della Carta Sociale Europea commesse dal Governo italiano.

A farsene promotore in qualità di segretario generale della CGS (Confederazione Generale Sindacale) è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che porta così all’attenzione delle istituzioni comunitarie la normativa italiana in base alla quale i sindacati che non sottoscrivono i contratti collettivi nazionali di lavoro sono esclusi da tutti gli altri livelli di contrattazione.

“Questa disposizione, prevista dai contratti del pubblico impiego con apposite clausole, - spiega Di Meglio - è in palese contrasto con quanto sancito dall’articolo 39 della Costituzione e con l’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che tutela le libertà di riunione e di associazione in cui rientrano anche le libertà sindacali.

Ricordiamo, inoltre, che la Corte Costituzionale si è espressa sul tema con la storica sentenza numero 231 del 2013 che, pur se riferendosi al settore privato (caso Fiom Cgil versus Fiat, ndr), ha dato ragione al sindacato”.

“Si tratta di norme di carattere estorsivo - prosegue Di Meglio - perché un sindacato contrario a un contratto di lavoro, e che perciò decide di non sottoscriverlo, perde una parte delle proprie prerogative, cioè viene escluso dalle sequenze contrattuali e da tutti i livelli di contrattazione. Il danno, dunque, è notevole e abbiamo deciso di presentare ricorso in Europa perché riteniamo incostituzionale la normativa italiana, peraltro già dichiarata tale nel settore privato dalla Consulta”.

Roma 6 aprile 2018  - Fonte:www.gilda-unams.it


 

Whistleblowing: Circolare Inps ‘’Istruzioni a tutela del dipendente pubblico e privato che segnala illeciti ed abusi

L’Inps con la circolare n° 54 del 26 marzo 2018 pubblicata sul proprio sito istituzionale, ha fornito le disposizioni per la tutela del dipendente o del collaboratore che segnala illeciti, in attuazione delle nuove norme di cui all’articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165/2001, così come modificato dalla legge 30 novembre 2017, n. 179. (denominata Legge sul whistleblowing). che in paerticolare prevede che il dipendente pubblico o privato che segnala o denuncia all’Autorità Giudizioria o alla Autorità Nazionale Anticorruzione, condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza durante il proprio rapporto di lavoro, non può subire sanzionamenti alcuni.

 

Maternità - Messggio INPS ''Proroga del contributo per i servizi di baby-sitting e per i servizi all’infanzia'' Istruzioni per la presentazione delle domande nell’anno 2018

Prorogato anche per il biennio 2017-2018 per le neo mamme (che non usufruiscono del congedo parentale - ex astensione facolativa -) il contributo erogato dall’Inps di cui all'articolo 4, comma 24, lett. b), della legge 28 giugno 2012, n. 92, per l'acquisto di servizi di baby-sitting, mediante la modalità del “Libretto Famiglia”. A partire dall’anno 2018 il voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting viene rinominato “Contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting” e viene erogato dall’Inps secondo le modalità previste per il “Libretto Famiglia”. Si precisa, al riguardo, che i voucher già acquisiti telematicamente entro il 31 dicembre 2017 continueranno ad avere validità fino al 31 dicembre 2018.

 

Nel 2017 mandati a casa 324 statali - Molti i licenziamenti causati da assenteismo, corruzione e peculato

A perdere il lavoro a causa delle gravi irregolarità commesse son stati 324 dipendenti pubblici. Quasi la metà (il 48 per cento del totale) sono stati licenziati a causa della assenze dal servizio. Tra questi sono 55 i cosiddetti «furbetti del cartellino», lavoratori che hanno attestato falsamente la loro presenza in ufficio strisciando il badge per poi allontanarsi dal luogo di lavoro per dedicarsi ai fatti propri, mentre 99 persone non hanno giustificato le assenze o non le hanno comunicate nei termini prescritti dalla normativa.

 

Sentenza Tar del Veneto ‘’Trasferimento per esigenze di genitorialità’’ Un'interpretazione innovativa dell'art. 42 bis del Testo Unico del Pubblico Impiego

Il trasferimento temporaneo del genitore, per poter esercitare il proprio ruolo familiare, è previsto dall’art. 42 bis del D.Lgs. n. 151 del 2001, norma che è stata profondamente modificata dalla novella di tre anni or sono (c.d. “Legge Madia”, n. 124 del 2015).

 

Bonus Bebè, i nati nel 2018 usufruiranno del contributo solo per 12 mesi

Ridotto ad un solo anno l'erogazione del beneficio per i bimbi nati o adottati entro il 31.12.2018 così come previsto dalla Finanziaria 2018, restano invariati gli altri criteri. Nessuna variazione per i criteri di erogazione per i bimbi nati entro il 31 dicembre 2017 che avranno diritto ad un sostegno triennale, mentre quelli nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 avranno diritto ad un sostegno economico della durata solo di 12 mesi.

 

Sentenza Corte di Cassazione. Il dipendente universitario che passa nella qualifica direttiva in ruoli di assistenza ha diritto alla perequazione economica (indennità “De Maria”)

La Cassazione civile (sentenza 5510/2018) ha deciso che in base alla “De Maria” deve essere concessa la perequazione economica al dipendente che rientra nel personale universitario e che grazie a un concorso interno sia passato dalla posizione C4 alla D equivalente a quella di dirigente del comparto sanitario. Leggi tutto l'articolo su www.ilquotidianosanita.it

Clicca sulla Sentenza n 05510 dell'8 marzo 2018


 

Università D’Annunzio - Il giudice del Tribunale di Chieti annulla il provvedimento disciplinare contro il senatore accademico e sindacalista Goffredo De Carolis

Il giudice del Lavoro di Chieti, Laura Ciarcia, ha dichiarato nullo il provvedimento disciplinare dell’Università D’Annunzio contro Goffredo De Carolis, senatore accademico, dipendente e segretario del sindacato CSA Cisal, difeso dall’avvocato Leo Brocchi. L’Ateneo è stata condannato al pagamento delle spese pari a 3.550 euro. «La sentenza», commenta De Carolis, «ha ricollocato nelle giuste caselle il diritto di esprimere il proprio pensiero sul luogo di lavoro ed il diritto di critica, fra le libertà fondamentali del lavoratore, ed a maggior ragione in un contesto rappresentativo dove è inconcepibile che il lavoratore possa subire ritorsioni per l’espressione delle proprie idee. E’ stata così sonoramente bocciata dall’Autorità Giudiziaria l’autoreferenziale pretesa di insindacabilità delle opinioni e delle decisioni dei vecchi vertici dell’Università D’Annunzio, con la dichiarazione di nullità del provvedimento disciplinare e la condanna alle spese legali». Leggi tutto l'articolo su www.primadanoi.it/news

 

Pubblicato il D.M. per la distribuzione agli Atenei di 1.305 posti da Ricercatore di tipo B

Il Prof. Riccardo Scateni dell’Università degli Studi di Cagliari non è un nostro iscritto ma condividiamo in pieno il suo pensiero sul decreto ministeriale per la distribuzione agli Atenei di 1.305 posti da Ricercatore di tipo B che pubblichiamo qui di seguito.

Ieri il MIUR ha pubblicato il DM che ripartisce i 1305 posti di RTDB previsti dalla legge di stabilità 2018.
Con un'interpretazione quantomeno originale il ministero ha inserito, tra i parametri per la ripartizione dei posti, l'assegnazione di 2 posti di ricercatore ad ognuno dei "dipartimenti eccellenti" inseriti nella lista di pre-selezione ma non selezionati per il finanziamento.
Quali sono le conseguenze di questa ripartizione, globalmente e per il nostro Ateneo?

Alcuni dati.

Poco più di un quarto dei posti sono stati assegnati, in maniera, direi, arbitraria, al di fuori del dettato della legge, come detto ai dipartimenti "quasi di eccellenza".

Questo determina, per area geografica, una ripartizione di posti come segue:

  • Nord-est   102
  • Nord-ovest   92
  • Centro   92
  • Sud   56

Isole   2 (solo all'università di Catania)

Risulta evidente come questa scelta abbia un effetto, ancora una volta, di aumentare ulteriormente gli squilibri di risorse tra le aree geografiche del paese.

Gli altri 3 indicatori, ognuno dei quali vale circa il 25%, danno ripartizioni più omogenee, ma il totale delle attribuzioni, quando viene comparato al numero dei docenti mediamente in servizio negli ultimi sette anni è impressionante.

Nelle posizioni di "maggior favore" (dopo gli istituti speciali e le università per stranieri) troviamo:

  • Catanzaro 1 nuovo ricercatore ogni 23 docenti in servizio
  • Bergamo 1 ogni 23.57
  • Ferrara    1 ogni 25.71
  • Piemonte Orientale 1 ogni 25.73
  • Insubria   1 ogni 26.76

In fondo alla classifica troviamo

  • Palermo 1 ogni 77.48
  • Messina 1ogni 72.50
  • Catania  1 ogni 64.90
  • Cagliari  1 ogni 61.63
  • L'Aquila 1 ogni 56.60

La media è di 1 ogni 40.73.

Il messaggio politico che sta dietro a queste formule, apparentemente asettiche e, ovviamente, meritocratiche, è uno e uno solo: perché vi ostinate a tenere aperte le università in Sicilia e Sardegna, quando i potenziali studenti possono andare nelle belle ed efficienti università del Nord?

Prof. Riccardo Scateni

Dip.to di Matematica e Informatica

Per il D.M. vai al link; http://www.miur.gov.it/web/guest/-/piano-straordinario-2018-per-il-reclutamento-ricercatori-di-cui-all-articolo-24-comma-3-lettera-b-della-legge-240-2010

 

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